135 giorni al Palio degli Arcieri!

Istituzione e Storia del Palio dei Rioni

Il Palio nella Tradizione

Il 6 Febbraio 1339, in occasione del passaggio della città sotto l’egida fiorentina, le autorità pesciatine ad elessero Santa Dorotea, che il calendario liturgico ricordava proprio quel giorno, come santa protettrice della città.
Fin dall'anno successivo furono indette solenni celebrazioni religiose in suo onore, ed organizzate alcune feste popolari di cui il Palio dei Berberi (detto Bravìo, dal latino bravìum:”dare al vincitore”) che si svolgeva il 7 di Febbraio, era quella più spettacolare.
Il Palio fisicamente rappresentava il trofeo: un “cencio” di circa 5 metri quadrati di stoffa pregiata, sapientemente decorato e cucito; la gara invece era rappresentata da una corsa di cavalli che si suppone venisse corsa nell’abitato della città.
Tra alterne vicende, questa tradizione equestre si protrasse fino a quando cessò definitivamente nel 1526, sia per il mutare delle mode, sia per problemi legati alla sicurezza dei cittadini. Al suo posto, anche se in forma non ufficiale, fu preferita la Giostra del Saracino, alla quale potevano partecipare solo i giovani rappresentanti delle famiglie nobili locali.
Visto il successo della giostra, nel 1596 fu deciso dal comune di ufficializzare la disputa e di ripetere la tenzone ogni anno in occasione dei festeggiamenti per la Santa Patrona.
La giostra prosegue il suo intercedere, tanto che nel 1677 fu finalmente decisa la costruzione delle tribune.
Il clima positivo attorno all’evento dura ben poco poiché il saracino viene considerato dai più un retaggio del passato, i partecipanti scarseggiano e di fatto il 1677 rappresenta l’ultimo anno di corse.
A cavallo con il XVIII secolo vennero fatti nuovi e infruttuosi tentativi di rimettere in piedi la giostra: ormai era troppo tardi.
Nonostante tutto le corse non cessano di esistere e nel 1777, a cent’anni di distanza dall’ultima giostra, vennero istituite delle modeste gare equestri che si svolgevano lungo Ruga degli Orlandi: “pali in lungo” o “paliacci”, data la modestia della spettacolarità ed organizzazione. C’è anche da dire che queste gare, che si protrarranno fino alla fine dell’800, avevano completamente perso il connotato di celebrazione di Santa Dorotea, svolgendosi in un contesto totalmente differente.
In tempi più recenti si hanno nuovi tentativi di riesumare l’ormai antica giostra del Saracino, precisamente nel 1908, 1925 e 1932.

Il Palio in età Moderna

Seguono altri 46 anni inattivi finché, il 14 Aprile del 1978, un gruppo di ventenni divisi
in quattro squadre, dette vita al “I° Palio dei Quartieri”: una gara a quiz che ebbe come teatro il Cinema Splendor e si svolse collateralmente all’allora famosissimo “Biscione d’Oro”.
Dalla gara a quiz al Palio come lo conosciamo oggi, il passo fu molto breve.
Al termine del “Biscione” di quell’anno fu discussa l’eventualità di svolgere una manifestazione a carattere storico che coinvolgesse tutta la cittadinanza, con l’intento di far rivivere il nobile passato di Pescia.
Per questioni logistico-amministrative fu abortita la proposta di riesumare la Giostra del Saracino e nacque l’idea di ua disputa di tiro con la balestra. Così il 18 Giugno di quell’anno, a soli due mesi dal “I° Palio dei Quartieri”, venne disputato il “I° Palio città di Pescia”.
Per l’occasione venne invitata la compagnia dei balestrieri di Lucca e la disfida si svolse a puro carattere dimostrativo.
L’avvenimento venne accolto con successo e soddisfazione da parte degli organizzatori: Pescia ha il suo nuovo Palio!
I successivi due anni il Palio verrà ancora disputato con i balestrieri di Lucca, abbinati ciascuno a uno dei 4 Rioni.
Il 1981, oltre a vedere la nascita del nostro rione, è l’anno del definito lancio della disfida: i Rioni diventano associazioni pienamente funzionanti e così l’organizzazione si separa dalla compagnia dei balestrieri; la gara non verrà più disputata con le balestre, bensì con l’arco.
La manifestazione odierna non ha più luogo nel giorno dedicato alla Santa Patrona, bensì la prima Domenica di Settembre; data ritenuta più favorevole per il clima e per l'aspetto turistico che la città assume al termine dell'estate.

Data articolo: 26/05/2011
Categoria: Palio città di Pescia
Autore: Marco Capitanini
Inserito da: Marco il Gio, 26 Mag 2011
Ultima modifica di: Marco il Mar, 04 Set 2012

 

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